Sono recentemente incappata in questo articolo di Ettore Tamos, pubblicato su Chi è Chi. Interessante soprattutto, per alcuni spunti che voglio condividere.
“Lo chiamano “la fabbrica dei sorrisi”, ma il mondo della delle pubbliche relazioni chiede molto più della brillantezza e della disponibilità. “Per fare strada” dice Barbara Vitti, che lavora attualmente per Valentino, “bisogna tenersi sempre al corrente di tutto e non barare mai”
Di fabbriche dei sorrisi, negli ultimi tempi, ne nascono dappertutto, nelle grandi città e in provincia. Sorrisi per procurare affari e sorrisi per fare affari in proprio. Che si tratti di promuovere una mostra, di lanciare un nuovo prodotto, di battezzare un fascicolo di carta patinata oppure di far conoscere un’azienda a chi conta, agli opinion leader o agli opinion maker, le società di pubbliche relazioni sono indispensabili. Da loro può dipendere il successo o l’insuccesso di iniziative produttive, commerciali o culturali che costano miliardi. Dietro i sorrisi, infatti, ci sono professioniste delle relazioni pubbliche, una specializzazione sempre più richiesta e sempre più fatta di donne.
Ma è così facile fare le pierre? I sorrisi corrispondono sempre con facilità a grandi guadagni? Lo abbiamo chiesto a Barbara Vitti: “E’ vero che queste prestazioni professionali sono sempre più richieste dalle aziende e che la domanda di pubbliche relazioni oggi supera l’offerta. Ma è anche vero che proprio per questo motivo non si è avuto sufficiente tempo per preparare adeguate professionalità”.
Ciò significa che si assisterà a una selezione sul campo. Per vincere la ricetta è la solita: studio, esperienza e qualità personali. Quali? Dietro c’è il lavoro dei contatti, del telefono, delle interviste, l’attività normale e faticosa dell’ufficio, che deve essere altrettanto efficiente. E poi i rapporti con il cliente, con l’azienda per coordinare l’attività di pubbliche relazioni con la produzione, il marketing e la pubblicità”.
L’informazione e l’immagine devono essere in sintonia con la filosofia aziendale. C’è anche l’immagine di chi fa immagine…
le pubbliche relazioni sono un settore che mi ha sempre affascinato, purtroppo la povera realtà industriale e lavorativa del nostro paese non permette di svilupparsi a tutte queste attività “parallele”, che poi son ciò di cui anche io vorrei vivere.
Spero decisamente in tempi migliori…